Sono state fatte delle verifiche per cercare di capire le cause che hanno scatenato l’inferno di fuoco e fumo. Lo stabile è inagibile e servirà del tempo per effettuare le verifiche tecniche e cominciare a predisporre i necessari interventi di ripristino. Ma solo per poter fare una valutazione dei danni sarà necessario chiedere, ed ottenere, un dissequestro, seppur parziale, dall’autorità giudiziaria. I pompieri, già durante la notte fra lunedì e martedì e anche per tutta la giornata di lunedì, per cercare di “abbattere” il calore del fuoco hanno aperto – tanto davanti la struttura, quanto dietro – dei varchi con degli escavatori. Sventrare le mura è servito, di fatto, a salvare da danni irreparabili il palazzo. Non torneranno a casa in tempi rapidissimi le 23 famiglie sgomberate. Sette nuclei familiari sono stati alloggiati, a spese del Comune, in strutture alberghiere. Nelle prossime ore, accompagnati dai vigili del fuoco, potranno entrare nelle abitazioni per prendere quanto necessita.

