www.aspag.it, link Meduse “sapersi difendere”: è questo il sito aziendale in cui il direttore sanitario dell’Asp di Agrigento, Gerlando Sciumè, diffonde informazioni e consigli per evitare i fastidi derivanti dal contatto con le meduse, di cui i nostri litorali risultano essere infestati. Secondo diverse segnalazioni da parte di bagnanti, infatti, gli arenili della seconda e terza spiaggia delle coste sanleonine, ma anche la zona di Giallonardo, hanno pullulato nei giorni scorsi di questi curiosi esemplari, che spesso suscitano un vero e proprio panico per via dell’effetto urticante dei loro tentacoli. “A cura dell’unità operativa di educazione alla salute, diretta dalla dottoressa Gabriella Sacchi – dice ancora il dott. Sciumè – abbiamo messo in rete quanto è indispensabile per la prima difesa dall’eventuale contatto urticante con le meduse”. “Abbiamo provveduto fin dallo scorso anno – aggiunge ancora il direttore sanitario – a sensibilizzare le 9 guardie mediche turistiche che interverranno, se necessario, oltre a monitorare l’incidenza del fenomeno lungo la costa per un raffronto con i dati della precedente stagione estiva. I gestori degli stabilimenti balneari sono stati forniti di depliants illustrativi e, inoltre – conclude – sono state allertate le Capitanerie di Porto che non hanno segnalato particolari emergenze”. E tra i consigli utili, in primo luogo, non farsi prendere appunto dal panico, non gridare e respirare normalmente; uscire dall’acqua; lavare la parte con acqua di mare e non con acqua dolce; e poi ancora, non togliere i frammenti di tentacoli con pinzette, ma rimuovere con una superficie non tagliente, come ad esempio, una scheda di ricarica telefonica, i residui di medusa; non grattarsi, naturalmente e soprattutto evitare di strofinarsi con la sabbia. Consigliato infine l’uso di un gel astringente al cloruro di alluminio. Ultima indicazione fondamentale, quella di consultare il personale medico e chiamare urgentemente il 118, al manifestarsi di un aggravamento dei sintomi locali ( dolore intenso) o ai primi cenni di malessere (stanchezza, crampi muscolari, vertigini, febbre, vomito,).