Sono bastati pochi giorni agli agenti della Digos di Agrigento e del Commissariato di Licata per individuare i responsabili dell’aggressione subita dai componenti dell’emittente televisiva licatese Tv Alfa. L’episodio si è verificato al termine della partita di domenica tra Akragas e Licata, all’esterno dello stadio Esseneto. Si tratta di quattro giovani tifosi dell’Akragas, due fratelli, D.B., e F.B, rispettivamente di 21 e 28 anni, entrambi in passato colpiti da Daspo, e due minori, D.D.F., e G.S., di 16 e 17 anni. I primi due sono stati riconosciuti dalle vittime, il giornalista Vincenzo Montana e dall’operatore, Ignazio Savone, attraverso le riprese dei filmati e le foto scattate dal personale della Scientifica. I due minori, invece, sono stati individuati dopo una serie di indagini, partite dal racconto di un poliziotto, che di servizio allo stadio per il derby, ha notato i due giovani scalciare l’auto dell’emettente televisiva. Dopo un inseguimento a piedi, uno è stato subito fermato ed identificato, il rintraccio dell’altro è stato possibile visionando alcune immagini. I particolari sulla vicenda, che di sportivo a ben poco, sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta negli uffici della Digos di Agrigento, diretta dal dirigente Carlo Mossuto. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i quattro tifosi dell’Akragas, ha prima inseguito e poi accerchiato la troupe televisiva e dopo aver colpito a calci e pugni il giornalista ed il cameraman, si sono impossessati delle telecamere, che è stata scagliata con violenza a terra. Il provvidenziale intervento delle forze dell’ordine ha evitato il peggio. I denunciati sono chiamati a rispondere di ingiurie, percosse e danneggiamento aggravato. Per i quattro la Digos ha già avviato la procedura del provvedimento di Daspo.