Fino a ieri a San Leone in tanti non hanno rinunciato a una domenica in
spiaggia.
Ma questa mattina le temperature torride degli scorsi giorni hanno fatto
posto all’autunno.
Agrigento si è infatti svegliata così…con una breve ma intensa pioggia
torrenziale.
E’ questa più che altro un’anticipazione della nuova stagione anche perché
nei prossimi giorni, secondo le previsioni, tornerà il sereno con un discreto
fine settimana.
La Città dei templi per fortuna ha subito le minori conseguenze dell’ondata
di maltempo in Sicilia. Palermo infatti è stata colpita da un violento
nubifragio.
Fortissime raffiche di vento hanno anche bloccato l’aeroporto del capoluogo
per 40 minuti, dove addirittura le raffiche hanno sollevato un Falcon 2000 che
era fermo sulla pista. L’aereo è finito contro due auto, una della polizia e
l’altra dei pompieri, vicino la casermetta dei vigili del fuoco.
Per Agrigento è stata questa anche l’occasione per mettere alla prova il
sistema viario cittadino.
E’ bastata infatti la prima pioggia per creare le consuete pozzanghere in
tante strade agrigentine.
E’ necessario che l’amministrazione comunale intervenga adesso per evitare le
immagini che fino allo scorso anno siamo stati abituati a vedere.
Come il caso della frazione di San Leone che ha visto il lungomare
trasformato in laguna e i numerosi allagamenti registrati in tante case non
solo nella zona balneare.
E poi non possiamo dimenticare la situazione nel centro storico e in
particolare la zona del crollo di palazzo Lo Jacono.
Ancora le macerie non sono state rimosse; le strutture adiacenti l’antico
palazzo barocco non sono state ancora messe in sicurezza. E così le tante case
sgomberate.
Le piogge non posso fare altro che complicare la situazione e aumentare il
rischio crolli; mentre tante famiglie, ben 39, continuano a vivere lontano
dalle loro case.
Interventi necessari, urgenti che rischiano, se non presi con la necessaria
importanza, di peggiorare seriamente la situazione del cadente centro storico
agrigentino.