Michele Crapanzano, 42 anni, di Favara, resta in cella. Lo hanno deciso i giudici del Tribunale del Riesame di Palermo che hanno respinto il ricorso avanzato dal suo difensore. Crapanzano è accusato di tentata rapina, furto aggravato in abitazione e violazione di domicilio ai danni di due anziani disabili, madre e figlio, lei C. A., 96 anni, lui L. C., 61 anni. Secondo i carabinieri e la Procura di Agrigento, il favarese ha suonato al campanello e, spacciandosi per un tecnico dell’Enel, è riuscito a farsi aprire la porta della casa di via Sardegna, dove da anni vivono madre e figlio. Quest’ultimo sarebbe stato aggredito e nella colluttazione Crapanzano avrebbe tentato di mettergli attorno al collo un fil di ferro.
