Un venticinquenne di Favara risulterebbe indagato per avere favorito la latitanza dell’empedoclino, Gerlandino Messina. Il favarese sarebbe accusato di avere agito al fine di agevolare l’attività della associazione mafiosa Cosa nostra. La vicenda è quella legata alla scoperta del covo di Favara, uno stabile di via Primo Maggio, in cui avrebbe trascorso parte della latitanza e festeggiato il compleanno, l’attuale primula rossa della mafia agrigentina, Gerlandino Messina. Il blitz avvenne il 27 novembre del 2009 ad opera della Squadra Mobile di Agrigento che perquisì la palazzina, trovando diverse tracce del latitante. L’indagato A. R., 25 anni favarese, è figlio di un’ex presidente dell’Akragas calcio.