Quando una coppia di coniugi decide di lasciarsi a farne le spese, spesso, sono i figli. Uno dei principali problemi, infatti, che sorgono riguarda l’affidamento dei minori. Proprio per discutere dell’argomento e pensare ad alcune proposte future, questa sera a partire dalle 20,30 , nell’auditorium della chiesa San Nicola, a Fontanelle, si riuniranno le associazioni crescere insieme , papà separati, figli nel cuore e l’Adiantum. In particolare, nel corso del’incontro, le associazioni si occuperanno della salvaguardia delle nuove leggi tra cui quella n.54 del 2006 che riguarda l’affidamento condiviso. Si tratta di una legge che sta riscuotendo un grande consenso ed è più che raddoppiato in un anno, scelto in un caso su tre, in un periodo i cui le separazioni e i divorzi sono aumentati, secondo una statistica , rispettivamente, del 39,7% e del 51,4%. La legge prevede una grande novità poiché stabilisce, come ipotesi normale e fisiologica conseguente alla rottura del rapporto, l’affidamento del minore ad entrambi i coniugi, riservando l’affidamento esclusivo ad uno solo dei coniugi qualora il giudice, valutando le circostanze concrete, lo ritenga maggiormente rispondente agli interessi del minore, (il quale se ha compiuto almeno 12 anni, viene ascoltato). L’altra grande novità della legge sta nel fatto che anche le coppie conviventi e non sposate possono chiedere l’affido condiviso, cosa che prima era loro negata. Le associazioni agrigentine hanno deciso di mobilitarsi e valutare tutti insieme proposte che hanno un unico denominatore comune: il bene per i minori figli di genitori separati.