“Se la situazione non si avviasse a diventare drammatica ci verrebbe da dire solo una cosa usando un po’ di ironia: si faccia una legge con un solo articolo che dichiara Berlusconi innocente per il prima per l’oggi e per il futuro. Ma c’è davvero poco da ridere rispetto a quella che sta per diventare la più grande amnistia che per salvare uno solo rischia di cancellare anni e anni di fatica e di lavoro investigativo” E’ duro Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia, rispetto alla paventata possibilità che la norma sul processo breve, se applicata, sarà come un colpo di spugna su moltissimi giudizi in essere. “Altro che stagione dei grandi processi al via. Il traguardo è già dietro l’angolo. La norma libera-tutti entra a gamba tesa sulle maxi inchieste – dice ancora Maccari – con un’amnistia mascherata, si prepara a chiuderle per “manifesta mancanza di tempo”. Tre anni, termine ultimo e perentorio per il verdetto di primo grado, sono un triplo salto mortale per le indagini che hanno scoperto malaffari che presunti erano e presunti rischiano di restare”. «E’ come voler liberare con una bomba un’autostrada intasata di mezzi – continua il Segretario Generale del Coisp – questa è la metafora usata da un pm di Pescara con cui ha disegnato contorni e obiettivi del disegno di legge e noi siamo completamente d’accordo. Così, la giustizia killer di sè stessa si prepara a fare la conta delle proprie vittime illustri, le grandi inchieste”. “Il ddl sul processo breve è un’amnistia di fatto per i delitti commessi prima del 2 maggio 2006, grazie alla norma transitoria che riguarda i procedimenti in corso e un vero e proprio colpo di spugna, che assicurerà una completa impunità per i tipici reati della criminalità dei colletti bianchi, ma anche per molte insidiose forme di delinquenza diffusa in danno di persone deboli – conclude Franco Maccari – e questo un Paese che voglia definirsi civile, che voglia davvero dialogare al pari con l’Europa non può permetterselo. Quindi chiediamo alla maggioranza governativa di fare un passo indietro. Le questioni del premier hanno ingessato l’Italia in molti aspetti della vita quotidiana non possiamo consentire che accada questo anche con la giustizia per difendere la quale, lo ricordiamo, è stato versato sangue innocente!”.