Con una lunga e documentata lettera inviata ieri alla società che gestisce il servizio idrico cittadino “Girgenti acque”, il Sindaco di Agrigento Marco Zambuto ha messo in mora la stessa che da più mesi non ha onorato l’impegno assunto nell’apposita riunione svoltasi lo scorso dicembre a proposito della riemissione delle bollette idriche che contenevano calcoli non corretti. In quella sede – scrive il Sindaco – si era deciso di spalmare correttamente il consumo rilevato in riferimento a più anni e si era deciso di sospendere il pagamento delle bollette emesse relative ai consumi rilevati da contatori già sigillati per ovviare alla mancata tempestiva lettura a cui contrattualmente la Società era tenuta al momento della consegna del servizio (25/03/2008). Se entro tre giorni la “Girgenti acque” non documenterà al Comune, attraverso l’invio dei relativi elenchi, l’effettuazione dei ricalcoli “quest’Amministrazione si vedrà costretta a tutelare le proprie posizioni intraprendendo ogni concludente azione dal momento che il danno erariale che l’inerzia della Società può provocare non può essere ascrivibile al Comune.” “Il nostro tempestivo intervento a tutela della corretta applicazione delle norme vigenti con l’applicazione di criteri di sostanziale equità – conclude la lettera di Zambuto – non può comportare né una sorta di ‘accanimento’ sugli utenti né un danno alle casse comunali per il periodo in cui il servizio idrico è stato assicurato dall’ente locale. Si torna, pertanto, a chiedere un immediato riscontro alla presente nei termini sopra accennati, ribadendo che è intendimento di quest’Amministrazione non tollerare ulteriori inattività o inadempienze da parte di codesta Società.”

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