La droga oggi è un vero e proprio problema sociale che investe tutti i ceti e che si estende a tutte le età. L’ultima operazione antidroga ci ha raccontato come nel giro infernale della droga siano finiti anche minori che magari partono da uno spinello e per molti, per troppi di loro, il passaggio da questo alle droghe pesanti è breve. Ma perché i giovani si drogano? Il sociologo agrigentino, Giorgio Patti, spiega che “La droga può costituire anche una apparentemente comoda via di fuga dalle responsabilità dei mondo adulto, un ingannevole alibi per ritardare le scelte, le fatiche, gli impegni, che l’esistenza di ogni adulto comporta.Il successo da conseguire ad ogni costo, porta giovani, e sempre più spesso anche adulti, ad aiutarsi con qualche sostanza chimica. Per arginare il fenomeno di droga e alcol- afferma Patti- e limitare i danni, forse sarebbe necessario ripristinare quel dialogo generazionale, oggi interrotto, fra genitori e figli, privato però degli autoritarismi di epoche trascorse, che ancora affiorano, purtroppo, qua e là, fra le maglie di un produttivismo esasperato.” Occorre recuperare, quindi, il valore dei tempo da trascorrere insieme, nella dimensione di una comunicazione autentica, capace di critica nei confronti dei valori dominano; un tempo e una comunicazione intrisi di tenerezza, di conoscenza reciproca, di ritrovata fisicità. <L’adolescenza- ci spiega il neuropsichiatra infansile dell’Asl di Agrigento, Giannunzio Gatto – come periodo di estreme e complesse trasformazioni sia sul piano fisico, psicologico e relazionale – affettivo rappresenta una fase delicatissima del percorso evolutivo di qualsiasi persona e del suo sviluppo, ne influenza tutto il suo percorso futuro, il suo progetto di vita. Elevato è in questo periodo il rischio di moteplici perturbazioni interne e interpersonali. GraggrIl rischio spesso è che sull’interesse del giovane prevalgano esigenze di tutela della società, che il disagio adolescenziale venga interpretato come un “problema sociale” prima che personale e relazionale>.