Non era un’auto blindata ma soltanto una piccola utilitaria quella che la mattina del 21 settembre 1990 il magistrato dichiarato Beato guidava lungo la strada da Canicattì verso il Tribunale di Agrigento, quando i sicari della stidda, sulla 640 all’altezza del viadotto Gasena, aprirono il fuoco. Quella Ford Fiesta rossa, ripresa nelle mille immagini che testimoniano il brutale omicidio del magistrato martire, sarà esposta per la prima volta al pubblico. Domani mattina, venerdì 24 agosto, i Carabinieri della Compagnia di Canicattì scorteranno l’auto dal luogo in cui è stata custodita fino al complesso San Domenico di Canicattì, dove l’automobile sarà esposta al pubblico per la prima volta. L’auto, che si diceva fosse andata perduta, è stata recuperata e lasciata dal padre del Beato in eredità ad una persona molto vicina alla famiglia, che l’ha parzialmente restaurata e conservata. Dichiarata bene d’interesse culturale nel 2017, la Ford Fiesta rossa è stata usata durante le riprese del film “Il Giudice Ragazzino”. Ora, nell’anno della beatificazione di Rosario Angelo Livatino, il proprietario ha deciso di affidarla fiduciariamente al Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Canicattì, affinché questa reliquia civile possa essere esposta. La Ford Fiesta Rossa del Giudice Livatino, scortata dalle gazzelle dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile, sarà trasferita al complesso San Domenico, dove venerdì e sabato resterà in mostra durante gli eventi della Settimana della Legalità, rassegna culturale in corso dedicata all’eredità civile, morale e spirituale lasciata dal Beato Rosario Angelo Livatino.

 

(Giuseppe Milano)