Un’ispettrice dei vigili urbani in servizio presso il locale comando di polizia municipale di Licata, l’altro ieri è stata aggredita da una ragazza madre che con al sua bambina vive in stato di accertata indigenza economica. L’agente di polizia municipale per le ferite riportate nell’aggressione, è stata costretta a ricorrere alle cure dei sanitari in servizio al pronto soccorso dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso di contrada Cannavecchia. Teatro dell’episodio la sede del comando della caserma della polizia municipale sita in piazzale Libia. Sul caso indagano i carabinieri della locale stazione dove la vittima dell’aggressione si è recata per sporgere denuncia con le ipotesi di reato di aggressione lesione, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, contro l’aggressore. Secondo una prima sommaria ricostruzione eseguita dai carabinieri alcune donne che vivono in stato di accertata indigenza economica si sono recati a palazzo di città per poter incontrare il sindaco o qualche componente della giunta municipale. Vana è stata l’attesa a palazzo di città delle donne, sino a quando verso le 14, orario di chiusura degli uffici comunale sembra che qualcuno abbia indirizzato le donne a recarsi presso gli uffici della caserma dei vigili urbani di piazzale Libia dove vi era il sindaco ed alcuni amministratori comunali. Un gravissimo quanto intollerante episodio che ripropone ancora una volta il dramma della miseria e povertà in cui vivono diversi nuclei familiari. In un recente passato la disperazione degli indigenti periodicamente vedeva la gente prendere d’assalto il palazzo di città tanto che in un caso furono lanciati dal balcone del palazzo di città alcune suppellettili del mobilio del gabinetto del sindaco Graci.