Nell’ambito di attività investigativa, mirata alla prevenzione e repressione dei reati concernenti le armi e munizioni, illegalmente detenuti, gli agenti del Commissariato di polizia di Licata hanno arrestato di Angelo Sortino, 49 anni di Licata indiziato “M”, pluripregiudicato, perché colto in flagranza di reato di trasporto e detenzione illegale di armi da fuoco comuni da sparo, armi clandestine e armi da guerra, nonché relativo munizionamento. Si è poi scoperto che l’arrestato, occultava, all’interno della sua abitazione di via Palma nr. 217, delle armi illegalmente detenute. Quando gli agenti si erano presentati dinanzi l’abitazione del Sortino, questi riferiva agli agenti di non avere le chiavi di casa e che sarebbe andato a cercare la moglie che ne era in possesso. L’uomo saliva a bordo della sua autovettura, tuttavia anziché dirigersi a cercare la sua consorte, si dirigeva sul retro della sua abitazione dove però era posizionata una pattuglia con personale dipendente che notava il Sortino con un sacchetto di colore bianco. Alla vista dei poliziotti si dava alla fuga per le vie del paese. Iniziava così un inseguimento che terminava qualche minuto dopo in via San Michele/via Donna Vannina. L’uomo,visto che non aveva possibilità di far perdere le proprie tracce, lanciava dal finestrino il sacchetto che, ad un successivo controllo, risultava contenere una pistola mitragliatrice automatica, del tipo Uzi, un caricatore della stessa arma, una pistola cal. 9 Parabellum, con matricola abrasa, un caricatore inserito ma priva di munizionamento cane alzato, un caricatore della stessa arma, una pistola cal.22 Beretta, due caricatori della stessa arma, non inseriti e. 5 proiettili. Tutte armi perfettamente efficienti e funzionanti. Le armi venivano recuperate, e sottoposte a rilievi fotografici e descrittivi. Attesa la gravita dei reati, in considerazione della pericolosità dell’individuo, stante la flagranza dei reati di trasporto e detenzione illegale di armi da fuoco comuni da sparo, armi clandestine e armi da guerra, nonché relativo munizionamento, Angelo Sortino veniva arrestato. Alla conferenza stampa di stamane erano presenti questore vicario Paolo Sirna, il vicequestore Angelo Cavaleri del commissariato di Licata e l’ispettore Vella. Soddisfazione è stata espressa dalle forze di polizia per la brillante operazione ed è stato ribadito dal dott. Sirna come ”La Polizia di Stato sia impegnata in questa lotta alla criminalità, ogni giorno, sia con servizi di prevenzione sia con servizi specifici investigativi. Lo facciamo con tutto il nostro impegno, con la massima serietà e credo che questi risultati siano la riprova della bontà del lavoro che è stato fatto e che viene fatto ogni giorno. Questo riguarda non solo il commissariato di Licata ma tutti gli uffici della polizia presenti ad Agrigento e in provincia”. Il vicequestore Cavaleri ricorda anche che “Si tratta di un’operazione che avrà dei seguiti perché bisognerà accertare la provenienza di queste armi e verificare se le stesse sono state utilizzate in altri episodi delittuosi e poi bisogna chiarire a tutto tondo il ruolo della persona che è stata arrestata e se costui è un tenutario di armi per conto di terzi oppure se si tratta di un pregiudicato che ha avuto magari l’occasione di mercanteggiare queste armi e qiundi le aveva per queste finalità. Qualunque sia l’esito di questo accertamento sicuramente si tratta di sviluppi molto interessanti. L’esame balistico potrebbe aprire scenari completamente diversi”. Il convincimento che si ha in questura, comunque è che la criminalità organizzata “si sta rimodulando con mansioni diverse obbedendo ad una sua dinamica interna”.