Uccise lo zio, quando era minorenne, con alcune pistolettate. Voleva difendere la madre aggredita – ha detto agli inquirenti quando venne arrestato. E’ tornato di nuovo in carcere, l’allora minorenne accusato e condannato dell’omicidio dello zio, Damiano Caravotta, assassinato a Palma di Montechiaro l’11 maggio del 2011. Ieri c’è stata la sentenza definitiva. Infatti la Suprema Corte, confermando il verdetto d’appello e di primo grado, ha inflitto 10 anni di reclusione al giovane assassino che, immediatamente dopo la lettura del verdetto è stato arrestato nuovamente dal personale del Commissariato di Palma di Montechiaro e rinchiuderlo in carcere. Il delitto Caravotta oltre al giovane che in primo grado è stato processato dal giudice per i minori, ha per imputato anche la madre, Giuseppina Ribisi, che è sotto processo davanti la Corte di Assise presieduta da Luisa Turco, giudice a latere Francesco Paolo Pizzo.