Crocetta convince i sindaci e, così, per i prossimi 10 anni i Comuni riceveranno fondi dalla Regione per la stabilizzazione dei precari.Dunque, almeno dal punto di vista finanziario, il percorso non sarà di tre, come ipotizzava  il governo con la legge che sta per arrivare all’Ars, ma bensì di 10 anni. Il governatore ha strappato il sì dei sindaci al testo messo a punto dall’ assessore agli Enti locali,Patrizia Valenti. Dopo il via libera di partiti e sindacati, adesso il testo che avvia proroghe triennali in attesa delle stabilizzazioni entro il 2016 è davvero blindato.

Il piano prevede scatti per tutti i 18.500 precari degli enti locali la proroga del contratto almeno fino al 31 dicembre 2016. Una mossa che vale anche per i 780 in forza alla Regione, per i 2 mila in servizio nelle Asp e negli ospedali e per i 5.800 Asu (che incassano un assegno da 600 euro dall’ Inps grazie a 36 milioni stanziati dalla Regione).

Verrà costruito un bacino unico che permette di considerare ogni precario disponibile a qualunque posto si liberi in vista della stabilizzazione, che dovrà avvenire rispettando vuoti in pianta organica e vincoli di bilancio. L’ operazione costerà almeno 264 milioni all’ anno, 237 solo peri Comuni.

Esprimiamo soddisfazione perché il Governo regionale, con mille difficoltà, è riuscito ad abbozzare una norma con cui da’ la possibilità ai precari di ottenere la proroga dei propri contratti e ha, finalmente, accolto la proposta fatta nei mesi scorsi dalla nostra associazione assicurandoci che saranno assegnati ai comuni, per i prossimi 10 anni, fondi da destinare alla stabilizzazione del personale precario”.

Ad affermarlo sono Paolo Amenta e Salvatore Lo Biundo, rispettivamente vicepresidente vicario e vicepresidente dell’AnciSicilia, in merito alla vicenda dei precari degli Enti Locali, alla luce del vertice di ieri con il Governo Crocetta. Nella Finanziaria approvata dalla Regione Sicilia non è previsto l’articolo che avrebbe congelato per 3 anni la riforma Fornero consentendo di lasciare gli uffici con i più vantaggiosi requisiti.L’assessore all’Economia Luca Bianchi, economista ed esperto dell’economia del Mezzogiorno, ha ritenuto di rinunciare, certo del no trasversale che ne avrebbe ostacolato l’approvazione. In questo modo la norma che consentirebbe il prepensionamento di 1.353 tra funzionari e dirigenti potrà essere riproposta.

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