Queste immagini domenica scorsa hanno lasciato sorpresi e sbigottiti tanti agrigentini.
Vedere la statua di San Calogero spinta a spalla dai portatori nella processione serale ha stupito anche piacevolmente un po’ tutti, non sono mancati infatti anche numerosi applausi dei presenti.
La motivazione, che ha sollevato un polverone di polemiche, quello che la chiesa agrigentina ha definito un disguido e cioè il cancello della chiesa dell’Addolorata, dove tradizionalmente il feretro viene posizionato sul carro trionfale, trovato dai portatori chiuso con tanto di lucchetto e nessuno ad aspettarli.
Ma la novità, nonostante lo sforzo sovrumano dei devoti portatori, è stata accolta in maniera positiva da molti.
Al punto che domenica prossima sarà replicata.
Dalla chiesa dell’Addolorata fino al viale della Vittoria per poi rientrare definitivamente al Santuario, infatti, la statua di San Calogero si muoverà per la processione serale sulle spalle dei portatori e non sul carro bardato.
Una decisione arrivata ieri, pare senza polemiche, in un incontro che si è tenuto nello studio del rettore del santuario don Lucio Li Gregni.
A prendervi parte una delegazione della confraternita, i vertici dell’associazione devoti portatori di San Calogero e anche il consigliere comunale Angelo Principato.
Una svolta storica voluta fortemente dai portatori autorizzata dalla Chiesa agrigentina a patto che tutto si svolga entro i canoni della religiosità e senza esagerazioni.
A differenza di domenica scorsa in più sia la vara che la statua del Santo nero più amato dagli agrigentini saranno addobbati con tanto di luci.
Una novità che rende ancor più caratteristica una delle feste tra le più note del panorama storico culturale siciliano.