Il governo Musumeci ha attivato da tempo le procedure per definire positivamente il futuro della Scala dei Turchi e la prossima settimana abbiamo convocato una riunione per individuare la soluzione migliore che porti a una conclusione rapida della vicenda, soddisfacente per tutte le parti in causa». Lo dichiara l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro, in merito all’acceso dibattito sulla gestione della famosa distesa di marna bianca nell’Agrigentino, dopo la provocazione del proprietario di una parte della scogliera, che si sarebbe detto disposto a venderla all’asta. «Come sanno bene il privato e il suo legale – precisa l’assessore Cordaro – la Regione Siciliana si è da subito fortemente impegnata per la risoluzione del problema, interessata alla tutela e alla valorizzazione di un bene di grande pregio naturalistico. Si è dovuta attendere la conclusione dell’iter giudiziario che, per alcuni anni, ha interrotto sub iudice la questione relativa alla titolarità del bene. Ma la Regione ha lavorato e continuerà ad adoperarsi per trovare la sintesi tra il Comune di Realmonte, che rivendica la titolarità della gestione, e il proprietario che deve cederla in maniera giuridicamente corretta».
Sulla vicenda dice la sua anche il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Giovanni Di Caro che afferma: “E’ più credibile il fatto che Elon Musk acquisti la Scala dei Turchi, che la Regione Siciliana con il suo assessore Cordaro risolva l’annosa vicenda della proprietà di quel sito”. “Da anni – spiega Di Caro – dimostriamo, carte alla mano, la totale inazione della Regione che tramite l’assessore Cordaro non riesce, o non vuole mettere un punto alla questione. Proprio su input del Movimento 5 Stelle, l’Assemblea Regionale Siciliana ha affrontato il caso Scala dei Turchi nel corso di apposite commissioni. Abbiamo più volte incalzato il governo regionale, il parlamento e le parti in causa a regolamentare il sito ma la Regione a guida Musumeci, è invece un fallimento su tutti i fronti. Scala dei Turchi compresa”.