Douglass Ounchukwu, di 37 anni, cittadino nigeriano, ritenuto responsabile dell’omicidio di alcuni migranti – gettati vivi in mare nel corso di una traversata nell’agosto del 2011 – è stato condannato ieri a 12 anni di reclusione al termine del processo celebrato con il rito abbreviato dinanzi al Gup del tribunale di Agrigento. Altri 4 extracomunitari coinvolti nella vicenda, sono a processo con il rito ordinario. Secondo l’accusa, durante la traversata del Canale di Sicilia i cinque avrebbero gettato in mare alcuni maghrebini, dopo che sul barcone stracarico, (diverse furono anche le moti per asfissia), tra i due gruppi etnici era sorto un alterco scaturito da un’avaria al motore e dalle difficili cnondizioni di navigazione. Nella convinzione di placare l’ira degli dei i maghrebini furono così sacrificati dai centroafricani che non esitarono, una volta avuta la meglio nello scontro con i nordafricani, a gettarne 15 di loro in acqua.